Attraversando l'Alentejo: da Évora a Vila Viçosa



L'Alentejo è una delle zone del Portogallo centro-meridionale che più di tutte conserva intatte le tradizioni locali di questa nazione: pur essendo abbastanza esteso infatti, rimane perlopiù ignorato dal turismo di massa, che sembra suddividersi tra il territorio che circonda la capitale Lisbona o le spiagge incontaminate dell'Algarve, regioni con le quali confina rispettivamente a nord-ovest e a sud. 
Ovviamente questa parte affascinante anche se meno conosciuta non poteva mancare nella mia tabella di marcia di due settimane, e, anche se ho dovuto "scremare" parecchio i paesini più piccoli per mancanza di tempo, sono riuscita ad ottimizzare le distanze con un itinerario di una giornata che si snoda dalla medievale Évora fino alla più interna Vila Viçosa, passando per Estremoz: tre cittadine che con le loro affinità e differenze sono in grado secondo me di farvi assaporare almeno un po' l'essenza di questo territorio.
Il giro non poteva che iniziare da Évora, sia perché viene indicata come uno dei paesi più incantevoli e meglio conservati dell'intera zona, sia per questioni di comodità logistiche e di spostamento. Cittadina davvero imperdibile per due motivi, primo perché dal 1986 è stata dichiarata Patrimonio Nazionale dell'Unesco, secondo perché è stata soprannominata dai portoghesi "Città bianca" o "Città Museo" per via delle numerose bellezze che custodisce tra i suoi vicoli.
Prima di addentrarci nella cittadina vera e propria ci siamo fermati a guardare "due sassetti" al Cromlech di Almendres, uno dei più grandi siti megalitici della Penisola Iberica, con ben 95 monoliti in granito disposti a forma di ovale. Questo complesso di pietre si trova a 16 chilometri ad ovest di Évora e vi si accede lasciando la macchina in un comodo parcheggio e percorrendo per pochi minuti a piedi una strada sterrata immersa nel verde di querce e olivi. Nelle vicinanze sono presenti molti altri siti megalitici, ma questo è considerato il più importante, e visto questo credo che siano più o meno tutti uguali!






Ad Évora potete parcheggiare gratuitamente subito fuori le mura, e da qui dirigervi alla centralissima Praça do Giraldo, fulcro odierno della vita cittadina, dove potrete visitare l'interessante Igreja de Santo Antão (all'interno della quale è vietato fare foto), oppure entrare all'Ufficio del Turismo per prendere qualche volantino.





Ma il vero gioiello che questa cittadina medievale racchiude tra le sue mura è la particolarissima Capela Dos Ossos, all'interno dell'Igreja de São Francisco, composta interamente dalle ossa e dai teschi di 5000 persone, con l'aggiunta di due cadaveri mummificati appesi. Dalla descrizione che vi ho fatto devo ammettere che sembra uno spettacolo piuttosto lugubre, in realtà io non l'ho vissuta come un'esperienza raccapricciante, ma piuttosto come una forma artistica e decorativa un po' diversa dal solito!
L'ingresso alla cappella costa 2 Euro e alla biglietteria potrebbero richiedervi un supplemento di 1 Euro per fare le foto, ma vi consiglio di non prenderlo: nessuno ce l'ha, tutti scattano e anche se vi vedono non dicono niente!








Comunque se siete appassionati del genere "macabro", vi consiglio di visitare anche la Chiesa dei Morti ad Urbania, nelle Marche, di cui vi avevo già parlato in precedenza in questo articolo: qui troverete mummie a volontà!

Ritornando verso il centro vero e proprio, si arriva direttamente davanti alla Cattedrale di Évora che, come ogni chiesa degna di questo nome in Portogallo, è a pagamento: ci sono varie tipologie di biglietto, noi abbiamo scelto quello a 3,50 Euro comprensivo di chiesa, chiostro e salita alla torre perché rientrava più nei nostri gusti, tralasciando la visita al museo che non avevamo voglia di visitare.








Svoltando l'angolo della Cattedrale si arriva ai piedi delle scure colonne del Templo Romano, uno dei monumenti romani meglio conservati del Portogallo e che troverete raffigurato in ogni guida o cartolina di Évora. Proprio lì di fianco, sorge la carinissima Igreja de São João Evangelista, dalle pareti completamente ricoperte di azulejos e dove per entrare bisogna pagare 3 Euro; la chiesa è racchiusa tra l'ex Convento dos Lóios sul lato destro (oggi trasformato in un lussuoso albergo e ristorante), e il Palácio Dos Duques de Cadaval, di epoca seicentesca e nel quale un'ala è stata dedicata in epoca recente ad alcuni uffici municipali.






Rimettendovi in macchina e proseguendo in direzione Vila Viçosa, un piccolo paese che merita assolutamente una sosta è Estremoz, che potrete tranquillamente visitare in mezza giornata. Questa cittadina si compone di due parti, si può iniziare dalla Città Bassa lasciando la macchina in un ampio parcheggio gratuito proprio nel centro storico, e da qui inerpicarsi per stradine acciottolate fino alla Città Alta, dove, superata la cinta muraria, potrete ammirare l'ex palazzo reale su cui domina l'alto torrione.








Anche Vila Viçosa è un paese di piccole dimensioni, che non impiegherete molto a visitare ma che merita un passaggio anche solo per il suo Paço Ducal, un palazzo di notevole grandezza davanti al quale si apre un piazzale di dimensioni ancora maggiori, dove potrete parcheggiare la macchina gratuitamente e sotto un bel sole cocente!






L'entrata al Paço Ducal costa 6 Euro ed uno dei pochissimi luoghi dove non vengono fatti sconti per studenti e dove non si possono fare foto anche senza flash. Le visite sono esclusivamente guidate e siccome questi luoghi non sono eccessivamente turistici vengono fatte in portoghese o al massimo in spagnolo: la guida è comunque molto simpatica e cercherà di parlare lentamente per farvi capire il più possibile! Il giro completo dura all'incirca un'ora.






Consigli utili e informazioni pratiche:

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