#Sensomieiviaggi: i luoghi abbandonati dei miei viaggi



Dicembre è arrivato come ogni anno in modo inaspettato, quasi senza avvisare, e anche se è appena iniziato so che molti di voi, me compresa, si stanno già muovendo mentalmente tra addobbi da sistemare e regali da andare a comprare di corsa.
Ma prima di immergerci tra mille preparativi, prendiamoci ancora un attimo di respiro perché come ogni mese è il momento del Senso dei Miei Viaggi, e il tema che ci viene proposto non è dei più semplici, ma necessita del tempo necessario per essere elaborato nel modo giusto.
Questo mese la padrona di casa è Clara, che ci ospita sul suo blog Acasadiclara e lancia il tema dell'abbandono: quali sono stati i luoghi abbandonati che abbiamo incontrato nel corso dei nostri viaggi? Che sensazioni ci hanno ispirato? 
Personalmente, di fronte ad un luogo abbandonato ho sempre un insieme di sensazioni che si mescolano tra loro, non ce n'è quasi mai una che prende il sopravvento in modo netto sulle altre.
Prima di tutte mi pervade un senso di curiosità, perché mi viene spontaneo chiedermi chi viveva in quel luogo e le motivazioni per le quali chiunque fosse è dovuto andarsene; subentra poi la tristezza, per i ricordi che sono stati abbandonati insieme alle mura o agli oggetti più materiali; infine, arriva inesorabile la malinconia, per gli anni che scorrono via veloci e per le cose che, inevitabilmente, passano e cambiano.
Ammetto che non ho immortalato molti luoghi abbandonati nel corso dei miei viaggi, ma eccovi quelli di cui ho conservato una testimonianza!

Il primo luogo abbandonato di cui vi voglio parlare è il Convento Dos Capuchos a Sintra, in provincia di Lisbona, in Portogallo. Tra le meraviglie che si possono ammirare in queste zone, il Convento dei Frati Cappuccini è sicuramente l'attrazione meno spettacolare, ma se volete assaporare un po' del suo misticismo di altri tempi ed immergervi in un'oasi di pace e silenzio, vi consiglio di fare una passeggiata fino a qui.
Non è difficile ricostruire attraverso le fonti la storia di questo convento: venne fatto costruire nel 1560 da Don Alvaro de Castro, che scelse appositamente un luogo isolato e lontano dalle tentazioni terrene per accentuare lo stile estremamente povero che era alla base dell'ordine stesso.
Le minuscole celle vennero abitate dai Frati Cappuccini fino al 1834, anno in cui quest'ordine religioso venne soppresso in Portogallo. Da allora nessuno ha più messo piede nel Convento, finché nel 1949 venne acquistato dallo Stato e rivalutato a livello turistico, senza tuttavia essere mai ristrutturato.

Foto N.1: Convento Dos Capuchos, Portogallo (2014)


Con la seconda foto vorrei mettere in evidenza un tipo particolare di abbandono, ovvero l'evidente incuria di certi luoghi, che vengono lasciati a se stessi e non curati nel modo adeguato: è il caso per esempio dei giardini di Villa Mansi in provincia di Lucca, in Toscana. Questa villa non è abbandonata, anzi è attualmente aperta al pubblico, ma l'area circostante è completamente lasciata al suo destino, le erbacce hanno ormai invaso il prato, mentre le statue e le fontane sono secche ed incrostate. Basterebbe solo un po' di accortezza in più per rendere la passeggiata nei giardini perlomeno piacevole, mentre in questo modo se ci si passa attraverso si mette a repentaglio anche l'entrata nella villa stessa!

Foto N.2: Villa Mansi, Toscana (2008)


La terza foto che ho scelto è un caso di luogo abbandonato davvero eclatante: si tratta infatti dello stupendo Castello di Sammezzano, in provincia di Firenze, in Toscana. 
Questo castello, fatto costruire dal marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, è oggi chiuso ed in evidente stato di abbandono, ma viene aperto eccezionalmente un paio di volte all'anno da un comitato di volontari che, in accordo con gli attuali padroni, organizzano visite guidate per non far cadere totalmente nell'oblio questa meraviglia architettonica. 
Io ho avuto la fortuna di visitarlo a giugno, e ho trovato davvero inaudito come un bene di questo tipo non venga tutelato e valorizzato, ma anzi lasciato alla mercé di ladri e vagabondi che di notte si addentrano nella proprietà dove non è presente alcun tipo di controllo per deturparla o derubarla di alcune parti. Per capire la mia indignazione potete vedere qui le foto delle sue stupende sale...poi saprete dirmi se siete d'accordo con me e se anche per voi non è uno spreco enorme!

Foto N.3: Castello di Sammezzano, Toscana (2014)


Devo dire che questo mese scegliere tre foto non è stato semplicissimo, perché di solito (almeno per quanto mi riguarda!) conservare foto di luoghi abbandonati non è così scontato...però alla fine qualcosa è saltato fuori lo stesso! E voi? Avete storie di luoghi abbandonati che vorreste raccontarci? Avete tempo fino al 5 dicembre per farcele conoscere!

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