Giornate Fai 2015: alla scoperta di piccole bellezze nella provincia di Bologna



Ogni anno il FAI (Fondo Ambiente Italiano), in occasione del primo weekend di primavera, apre le porte ad alcuni suoi luoghi che normalmente non sono accessibili al grande pubblico.
Non sono grandi opere d'arte, ma piccoli capolavori di nicchia che però non lasceranno indifferenti gli estimatori delle attrazioni che si tengono un po' defilate dal clamore delle masse.
L'anno scorso siamo andati alla scoperta di alcuni tesori proprio nel centro di Bologna, mentre quest'anno ci siamo spostati tra due comuni della provincia, Imola ed Ozzano dell'Emilia.
Ad Imola era possibile visitare la Basilica della Beata Vergine del Piratello, così denominata perché si narra che proprio qui, nel lontano 1483, un pellegrino abbia assistito all'apparizione della Madonna di fronte ad un pilastrino contenente un'immagine mariana.
Sempre più credenti arrivarono qui attirati da questo miracolo, e con essi aumentarono anche le offerte e le donazioni, che porteranno in un primo tempo alla costruzione di una cappella con altare, ed in seguito anche a quella della chiesa e del convento.



La visita completa si compone di tre parti, secondo me in ordine di bellezza decrescente: si inizia subito con il "pezzo forte", ovvero la basilica dalle decorazioni dorate e la bella immagine della Madonna del Piratello custodita e messa in risalto nel centralissimo altare maggiore.






Uscendo dalla chiesa l'itinerario prosegue nel convento, dove è possibile ammirare il refettorio, che conserva ancora alcuni arredi lignei originari di fine '700, e la particolarissima cella di Pio IX, con le pareti interamente dipinte con massi e pietre, così disposti per riprodurre una sorta di grotta a cielo aperto. Sono presenti anche alcuni motivi funerari, che però non rendono troppo macabro l'ambiente nel suo complesso (anche se affacciandosi dalla finestra la vista spazia direttamente sul cimitero!).





Sempre all'interno del convento è possibile visitare il piccolo Museo d'Arte Sacra, composto da tre ambienti, che però non conserva a mio parere opere di particolare rilievo.





La visita all'intero complesso termina nel chiostro e nel cimitero, dove vengono illustrate per filo e per segno le tombe delle famiglie più nobili ed illustri di Imola; questa parte si è rivelata secondo me un po' troppo macabra ed anche piuttosto lunga e noiosa, infatti dopo un po' ci siamo "defilati" dal nostro gruppo per dirigerci alla meta successiva!




La seconda tappa della giornata si trova ad Ozzano dell'Emilia, ed è la Palazzona di Maggio, una villa utilizzata anche per matrimoni ed altri eventi, situata sulla cima di una collina ed immersa nel verde di un grande parco.
Le stanze sono perlopiù spoglie, ma si possono ugualmente ammirare le belle sale luminose e i soffitti decorati.







Oltre agli interni della villa, è possibile visitare anche la cantina della Palazzona, che si trova poco distante lungo un sentiero del parco. Quest'ultima è famosa soprattutto per la produzione del vino Dracone, che ci hanno fatto assaggiare gratuitamente in occasione dell'evento. Io non me ne intendo per niente, ma chi ne sa più di me mi ha assicurato che è proprio buono!






Tutte le visite ai luoghi Fai sono guidate e vengono illustrate da studenti volontari, in ognuna di esse vi verrà rilasciato un opuscolo informativo con le principali notizie storiche delle attrazioni che andrete a vedere. Ah, e l'offerta come al solito è libera! Quindi con una spesa alquanto irrisoria potrete davvero passare una giornata diversa dal solito!
Ogni anno i luoghi aperti al pubblico dal Fai sono diversi, io sono già curiosa di scoprire quelli dell'anno prossimo, e voi?

Etichette: , , ,